Azimut Global View – Ultimo giro per le Banche Centrali


  • Alla prossima riunione del FOMC, gli investitori si concentreranno probabilmente sul nuovo grafico dot plot, poiché rappresenta il consenso del consiglio della Fed. Il nuovo presidente, per quanto influente possa essere, ha solo un voto;
  • Con l’inflazione ben al di sopra dell’obiettivo da oltre tre anni e le nuove misure di stimolo fiscale appena approvate dal gabinetto del primo ministro Takaichi, non si può escludere un aumento dei tassi da parte della BoJ;
  • Sebbene possa essere ancora un po’ troppo rischioso avventurarsi nella parte molto lunga della curva, non si può escludere che questo aumento dei tassi a lungo termine possa rivelarsi un’interessante opportunità di investimento.

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Azimut Global View – Nessun motivo per preoccuparsi … per ora


  • I mercati azionari hanno subito una correzione all’inizio di novembre, guidata da aziende legate all’intelligenza artificiale.
  • Un ritracciamento era atteso da tempo, dato il forte rimbalzo dal minimo di aprile.
    Tuttavia, per la prima volta dall’ascesa dell’IA, il mercato si è concentrato non solo sul potenziale di crescita di queste aziende, ma anche su alcune vulnerabilità legate agli ingenti investimenti necessari per lo sviluppo dell’IA.
  • Tuttavia, gli hyperscaler rimangono immuni da queste preoccupazioni e hanno ancora spazio per crescere, grazie a margini che dovrebbero restare straordinariamente elevati.

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Azimut Global View – Mercati sviluppati: monitoraggio della stagione degli utili del 3° trimestre 2025


  • Questa stagione degli utili è più forte delle attese, soprattutto negli Stati Uniti. La crescita degli utili per azione (EPS) riportata è +16% annuo negli USA contro +1% in Europa, con scostamenti rispetto alle stime del +9% e +2%, rispettivamente.
  • Sia in Europa che negli Stati Uniti, la maggior parte della crescita dell’EPS su base annua è trainata dai settori tecnologico, finanziario e dei servizi di comunicazione.
  • Le trascrizioni delle earnings call del Q3 2025 mostrano che margini, effetti valutari, benefici dell’AI e domanda restano i temi principali. Le prospettive e i commenti sulla domanda sono leggermente migliorati e le aziende sono molto più ottimiste sui margini rispetto al Q2.

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Azimut Global View – Avanti tutta tra segnali di allarme


• Dall’inizio di aprile, la compiacenza degli investitori è aumentata, sostenuta dall’allentamento
della politica monetaria della Fed, da un allentamento delle tensioni commerciali tra USA e
Cina e da sviluppi positivi in ambito aziendale e nell’IA. Nel frattempo, i mercati hanno in gran
parte ignorato segnali di allarme sempre più evidenti.
• Trump ha riacceso la disputa commerciale con la Cina, i default aziendali hanno sollevato
preoccupazioni sul credito e i report hanno evidenziato potenziali rischi di finanziamento
circolare tra le aziende di IA, che ricordano la bolla tecnologica della fine degli anni ‘90.
• Nonostante lo shutdown in corso del governo degli Stati Uniti, le azioni contrastanti sui rating
sovrani in Europa e le valutazioni di mercato eccessive, l’ottimismo degli investitori rimane
esuberante, guidato dalle aspettative di una crescita più rapida degli utili, dai tagli dei tassi
della Fed e dagli afflussi record di ETF, suggerendo che l’euforia del mercato persiste, ma
giustifica una posizione più cauta in vista dei principali sviluppi economici e politici.

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Azimut Global View – «Back to school» anche per le Banche Centrali


Nella sua ultima riunione, come previsto, la BCE ha mantenuto invariati i tassi di riferimento e ha adottato un tono equilibrato nelle sue dichiarazioni, mentre il FOMC ha tagliato il tasso sui fondi federali di 25 punti base al 4,00-4,25% e ha lasciato intendere che un altro taglio in ottobre è molto probabile.
• Anche la Banca d’Inghilterra ha mantenuto invariati i tassi, ribadendo la sua linea guida «graduale e cauta» e annunciando un rallentamento del QT e una riduzione delle vendite di titoli di Stato a lungo termine.
• La Banca del Giappone ha sorpreso i mercati delineando i piani per iniziare a ridurre le sue ingenti partecipazioni in ETF.
• L’amministrazione Trump ha annunciato una tassa di 100.000 dollari per garantire i visti ai nuovi dipendenti, intensificando i vincoli dal lato dell’offerta nel mercato del lavoro statunitense.